Motivare i tuoi collaboratori

Un articolo di Marco Bussa

8 Novembre 2016

3 semplici strategie

Motivare i Collaboratori Marco Bussa

9 parrucchieri su 10 hanno problemi con i propri collaboratori.

Se anche tu in questo momento senti che hai qualcuno nel tuo gruppo che è un po' scarico o che stia lavorando senza alcuno stimolo, ma solo per prendere uno stipendio, faresti bene a leggere attentamente questo articolo, perché arrivato alla fine avrai imparato 3 semplici strategie per aiutare i tuoi collaboratori a tirar fuori il meglio.

"devi far sì che ogni elemento del tuo Salone si senta importante ed essenziale"

Per prima cosa, per poterli motivare, devi far sì che ogni elemento del tuo Salone si senta importante ed essenziale all'interno del progetto che hai della tua azienda.

Se ci pensi bene, spesso i problemi con i ragazzi dello staff arrivano quando non si hanno progetti, sia per il singolo, sia una visione di cosa dovrà essere il Salone nel prossimo futuro. Quando le persone non hanno un vero obiettivo di crescita, non posseggono una visione, tendono a fare il minimo necessario per giustificare la loro presenza. Anzi, a volte nemmeno quello. Nessuno è spinto a fare di più, nessuno è spinto a sfidarsi, nessuno è spinto a voler portare il proprio contributo ad un più alto livello.

"crea un progetto personalizzato per ogni membro del tuo staff."

Quindi, per far sentire importante ognuno dei tuoi collaboratori, per motivarlo a spingersi oltre, a fare cose sempre nuove, a sfidarsi nella crescita, crea un progetto personalizzato per ogni membro del tuo staff. Fallo sentire parte fondamentale della tua azienda, e che hai bisogno che lei/lui cresca, perché anche il Salone possa crescere. Fate una riunione individuale e, attraverso domande, fai venire fuori quelle che sono le sue ambizioni, in cosa vorrebbe crescere, imparare e migliorare, e soprattutto “buttate giù” un piano d'azione per raggiungere gli obiettivi che pianificate. Ricordati che ognuno dovrà diventare “responsabile” di un' area o della crescita di un reparto o di una persona. In questo modo otterrai ancora più impegno e attenzione sul lavoro da svolgere, creando un fortissimo senso di gruppo e predisponendo le persone alla delega, elemento essenziale se hai obiettivi importanti per il tuo negozio.

Preparati, perché quando avrai fatto tuo questo secondo punto che sto per presentarti, sarai in grado di influenzare con più consapevolezza le persone intorno a te, che siano i tuoi collaboratori, che siano i tuoi clienti, la tua famiglia e persino te stesso.

Le persone generalmente prendono le decisioni per due motivi: o vanno VERSO un piacere, e cioè un risultato che vogliono ottenere o un'emozione che vogliono provare, OPPURE perché vogliono evitare un problema e quindi andare VIA DA un qualcosa che causa loro un dispiacere o un disagio.

Ti faccio un esempio pratico per aiutarti a capire meglio: un tuo collaboratore può decidere di andare a un corso di formazione perché vuole migliorare e imparare per diventare un parrucchiere sempre più bravo e riconosciuto, per aprirsi un domani, magari, un salone tutto suo, oppure perché non vuole prendersi un “cazziatone” da te che sei il suo titolare, perché magari significherebbe rischiare di perdere il posto di lavoro.

"Alla fine entrambi vanno al corso di formazione, ma...."

Alla fine entrambi vanno al corso di formazione, ma per MOTIV-AZIONI (i motivi - per AGIRE) differenti.

Quindi, se hai un collaboratore che va VERSO un piacere, potrai influenzarlo proponendogli/le i vantaggi che conquisterà a fare quella determinata cosa (se vuoi diventare un parrucchiere di successo, se vuoi diventare il più bravo, se vuoi guadagnare di più ecc.), mentre se vorrai influenzare un collaboratore che è un VIA DA dovrai mostrare quali problemi eviteranno in futuro nel fare quella determinata cosa oggi (se non vuoi avere problemi economici, se non vuoi rischiare il posto di lavoro, se non vuoi essere ripreso, ecc.).

E tutto questo è riportabile a qualsiasi relazione. Certamente importanti quelle all'interno del Salone, ma le stesse dinamiche sono ripercorribili nella tua vita privata con tuo marito o tua moglie, e persino con i tuoi figli.

Inutile dirti che la maggior parte delle persone prende una decisione solo quando si trova costretta a farlo e perché il problema si è presentato e non possono più evitarlo. Noi dobbiamo abituarci a lavorare prima che da problema diventi un'emergenza.

La terza strategia, potrà sembrarti semplice o banale, eppure non lo è affatto.

Incentiva i tuoi collaboratori all'errore.

Ma di cosa sta parlando Marco? E' matto o c'è un errore di scrittura? Non è affatto così.

"Noi tutti commettiamo degli errori quando ci spingiamo a fare cose che abitualmente non facciamo. "

Allora perché ti dico che dovresti incentivare chi lavora con te a sbagliare? La risposta è semplice. Noi tutti commettiamo degli errori quando ci spingiamo a fare cose che abitualmente non facciamo. Quando stiamo nella nostra zona di comfort, tutto va bene, tutto è sotto il nostro controllo perché facciamo bene o male le solite cose. Quando però ci proponiamo di fare qualcosa di nuovo, incappiamo sempre in qualche svista. E' normale. Fa parte di ogni processo di apprendimento. Solo che, per cultura, siamo abituati a vivere l'errore con vergogna e con il timore di essere ripresi, di non sentirci all'altezza. Negli Stati Uniti, il mantra è “FAIL FAST, FAIL OFTEN” ovvero “FALLISCI PRESTO, FALLISCI SPESSO”, perché sbagliare, imparando dagli errori, è il processo naturale che porta a VINCERE. Il concetto è, quando sorprendi un tuo collaboratore a sbagliare, evita di riprenderlo, ma considera quale tipo di errore stia commettendo. Ovviamente se è un errore di sufficienza e di mancanza di attenzione va certamente ripreso (mai davanti alla cliente e mai con attacchi personali del tipo “sei un incapace”), ma con educazione, ribadendo la fiducia che hai nella persona e proiettando le tue aspettative sul futuro quando sarai sicura/o che non verrà più commesso un errore per la poca attenzione.

"Il concetto è, quando sorprendi un tuo collaboratore a sbagliare, evita di riprenderlo, ma considera quale tipo di errore stia commettendo."

Se, al contrario, lo sbaglio è frutto dell'essersi sfidato in nuove abitudini potenzianti (chiaro che non va mandato un collaboratore allo sbaraglio, sono sempre prima necessarie le competenze), siate felici e chiedete sempre che cosa ha imparato dall'errore commesso. Se impareranno, e noi stessi impareremo, in termini di lezioni apprese da ciò che ci accade, miglioreremo incredibilmente, portando la loro vita e la loro professione ad un nuovo entusiasmante livello. E quanto credete possa rendere in più un collaboratore motivato e soddisfatto rispetto ad una persona che svolge il suo compitino e basta? Il 10 o il 20% in più?

Beh, io vi dico, almeno il 50% in più!

Applica queste Strategie e cambia l'energia del Salone.

Che la FORZA sia con te..

Marco

questo articolo piace a:

Un articolo di Marco Bussa

MARCO BUSSA:

Aiuto i parrucchieri che vogliono crescere, imparare e migliorare, ad avere un vantaggio competitivo sul mercato in modo che guadagnino più soldi per non essere più schiavi del loro salone e per avere più tempo da dedicare alle Cose o Persone che Amano.

Anche tu puoi pubblicare un articolo sul Giornale del Parrucchiere. Inviaci la tua richiesta:

© RIPRODUZIONE RISERVATA. il Giornale del Parrucchiere

il Giornale del Parrucchiere piace a:


ilGiornaleDelParrucchiere.com
Copyright © 2014

P.IVA 11610150010